Un ricordo di mons. Ugo Grazioso, Apostolo della ministerialita’

Un ricordo di Mons. Ugo Grazioso
Apostolo della ministerialita’ *
di Gaetano Marino

Nella vita si incontrano persone che aiutano a conoscere la propria identità, una presenza che diventa forza per meglio scendere nel proprio intimo e trovare Dio. Nel 1975, ero a conoscenza che presso la Basilica di Capodimonte vi era l’Idim (Istituto Diocesano di Iniziazione ai Ministeri), mi recai da Mons. Ugo Grazioso, direttore nonché rettore della Basilica e così iniziai il percorso formativo che mi ha portato ad essere ordinato diacono il 12 febbraio 1984.
Non conoscevo don Ugo, mi bastò il tempo della presentazione e un breve dialogo per capire che certi incontri non nascono dal nulla e che sono voluti da Dio che chiama a   realizzare un Suo progetto. Credo che l’incontro con don Ugo non sia stato casuale, ma un modo per prendere coscienza di ciò che stavo per intraprendere e per dare una precisa risposta: “un si” che dura da 32 anni.
Mi chiedo: Chi era don Ugo? Un sacerdote che credeva in Dio manifestando il suo amore verso tanti in obbedienza alla Chiesa ed ai suoi superiori, un uomo concreto, pronto ad aiutare chi incontrava sul suo cammino, serio, che rifiutava ogni compromesso, di carattere fermo che, talvolta, sembrava duro e quando il Cardinale Corrado Ursi lo chiamò per affidargli l’incarico di iniziare l’Idim, umilmente gli disse: “Eminenza non mi sento idoneo a portare avanti questo dono dello Spirito per la Chiesa di Napoli”. Il Cardinale, che aveva partecipato al Concilio Vaticano II, sentiva dentro di sé che il futuro della Chiesa stava nella ministerialità, e conoscendo  l’intimo di don Ugo e le sue qualità pastorali, lo spinse ad accettare l’incarico ed  egli in obbedienza accettò la proposta del presule ed incominciò a realizzare il suo prezioso intuito profetico di  “una chiesa tutta ministeriale”.
Ricordo che per i diaconi,  era prassi un incontro formativo mensile per esercitare il senso della condivisione, quando qualcuno non si presentava agli incontri, don Ugo non appena ne aveva l’opportunità, chiedeva il perché dell’assenza, facendo capire che null’unità si costruisce insieme un cammino, dal viso si leggeva che si sentiva ferito, tradito, perché la riteneva una mancanza di rispetto nei confronti del Cardinale, dei diaconi e di tutta la Chiesa.
Il 31 agosto, alla rispettabile età di 87 anni  è ritornato alla casa del Padre ed il  giorno successivo 1° settembre sono stati celebrati i funerali nella Basilica del Buon Consiglio. Con le lacrime agli occhi posso dire: “Caro confratello maggiore, il tuo ritorno alla casa del Padre non è un semplice ricordo, ma la certezza che continui a vivere fra noi e ad essere sempre la nostra guida”.     

*MARINO G., Un ricordo di mons. Ugo Grazioso, Apostolo della ministerialità, in L’incontro, 26(2015), p. 4.