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Formazione 29 Ottobre 2016 Relazione III

  

         Relazione del gruppo di lavoro n. 3

    moderato dal diacono Corrado Ciannella

 

In questo Gruppo hanno partecipato anche 4 mogli dei diaconi presenti.
Molteplici sono stati gli spunti e le piste emerse dagli apporti dei Partecipanti che sono intervenuti tutti quanti nell'offrire contributi e nel partecipare alle discussioni apertesi sui seguenti due argomenti su cui era stato chiesto di soffermarsi:
- CHI È IL DIACONO ?
- Tutti hanno concordemente riconosciuto le priorità degli ámbiti nei quali va espressa la dimensione diaconale, nell'ordine: famiglia, ambiente di lavoro, comunità ecclesiale;
- Le caratteristiche essenziali e caratterizzanti il nostro Servizio ministeriale sono state individuate in:
1) gratuità
2) spirito di servizio
queste prime due, incanalano e predispongono al miglior dispiego di tutte le altre caratteristiche benché necessarie e caratterizzanti il Ministero diaconale;
Entrambe rappresentano la migliore testimonianza da poter offrire perchè in palese controtendenza con la mentalità corrente.
Infine la gratuità non va intesa solo sotto il profilo economico, più evidente, ma nell'accezione più ampia di questo termine, a dispetto di qualsiasi gratificazione di ritorno, senza alcun protagonismo, narcisismo, competizione, e desiderio di primeggiare;
- Tutti i partecipanti si sono trovati unanimemente d'accordo nell'aver avuto spesso occasione di sperimentare il concreto e puntuale aiuto della Grazia  di stato.
A questo proposito qualche intervento ha sottolineato l'importanza della distinzione, ascoltata nella relazione di Mons. Acampa, che tale aiuto sovviene solo al Ministero e non alla sfera personale del ministro che continua a lottare con le risorse ordinarie.
È stato auspicato di poter ritornare su questo argomento per un approfondimento dedicato a questo aspetto ed alle sue implicazioni ed applicazioni;
- Ci siamo riconosciuti essere uomini "di relazione" con la responsabilità di accrescere la comunione tutto intorno, dando spazio alla relazione con Dio per poter sviluppare quella tra le persone intorno a noi, a 360° e senza ámbiti prefissati, luoghi ed orari di applicazione. Insomma, non un abito ma un'essenza.
- Di conseguenza é stato rilevato che siamo chiamati a corrispondere adeguatamente ai preziosi doni ricevuti quali l'aiuto e la condivisione offertaci dalle mogli, nonchè il particolare privilegio di assistere in maniera ravvicinata all'azione divina, sia accanto all'altare che nelle vicende della vita delle persone che incontriamo.
Per questo motivo occorre mantenere ben orientate le nostre "antenne"  per raccogliere distintamente tutti i continui segnali e sollecitazioni provenienti da Dio e dalle persone;

- COME SI È DIACONO?
- Avendo dato per indispensabile e fondante la dimensione relazionale del Ministero diaconale, è stata sottolineata l'importanza essenziale nell'accogliere le persone che incontriamo come portatrici di uno specifico progetto divino, da percepire, da cogliere nel suo essenziale e da servire in ciò che può essere utile alla sua realizzazione.
L'applicazione di questa sensazione poi si dispiega di volta in volta in maniera e modalità diverse, in funzione della singola occasione, ma in ogni caso viene alimentata dal nostro ascolto attento, dall'assenza di fretta, da una generosa disponibilità,  ma soprattutto dal sorriso nell'approcciare un incontro,
- Infatti il nostro Ministero è rivolto prevalentemente al mondo esterno piuttosto che all’interno delle sagrestie, così come sono inappropriati atteggiamenti di superficialità di ascetismo o di frequenti attivismi celebrazionistici.
- Sentiamo il bisogno di incontri diaconali più frequenti per accrescere la conoscenza reciproca tra di noi, per avere occasione di confrontare le reciproche esperienze ed infine per sviluppare una coscienza ecclesiale del proprio servizio ridimensionando quella riduttivamente autonomistica ;
- A tal proposito aiuterebbe avere incontri organizzati a scadenza regolare e non per singole date che possono così apparire facoltative oltre a dover essere inserite ogni volta nell'agenda personale; ad esempio: il 1° o 2° etc. Sabato mattina di ogni mese, o altra cadenza diversa, ma a cadenza fissa e chiarita come obbligatoria per la formazione permanente.
- La formazione permanente sarebbe auspicabile che fosse orientata a coltivare la personale crescita umana, arricchita ed indirizzata dalla crescita spirituale, poiché conoscendo meglio ciò che ci abita nel profondo, e per diretta conseguenza ciò che ci muove in ogni azione, ciascuno potrebbe riconoscere e modulare i propri bisogni per evitare inadatte aspettative che, se deluse, sfociano poi in automatiche frustrazioni.
Insomma, se io miglioro la mia persona, andando a scoprire e lasciando emergere i miei carismi, migliorerà ogni mia azione, sia relazionale che ministeriale;
- Abbiamo insieme convenuto che, per favorire e perseverare nella crescita spirituale, si rende necessario individuare la figura di Ministro di Dio al quale chiedere l'aiuto della Direzione spirituale, intesa come guida e riferimento. Figura che può indipendentemente essere unita o disgiunta dal Ministro del momento sacramentale della Riconciliazione ;
- Infine abbiamo avvertito importante l’esigenza di poter esprimere concretamente la vicinanza agli altri fratelli diaconi, senza dolci, mielose e pie parole ma con il prendersi cura materialmente delle difficoltà dei fratelli diaconi per sopraggiunta solitudine, vecchiaia, lutti o malattia.
Da coordinatore degli interventi di questo Gruppo, ho osservato nei partecipanti il gusto nel ritrovarsi in cerchio, nessuno ha occupato tempi e spazio degli altri in modo che tutti hanno potuto dare il proprio contributo e, unitamente al piacere di condividere il proprio specifico, abbiamo avuto anche occasione di familiarizzare con i fratelli di più recente Ordinazione che hanno potuto così integrarsi facilmente nel gruppo.
Al termine della condivisione è stato bello rilevare che la sensazione di imbarazzo, percepita all’ingresso nella sala assegnataci per iniziare una inconsueta attività, alla fine si era trasformata ed arricchita di una sensazione di reciproca fiducia, ed il tempo assegnatoci è volato rapido...............Grazie.

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